La sostenibilità comincia dalle nostre città
“Il settore del Real Estate è tra quelli maggiormente impegnati nella sfida della transizione energetica, dal momento che gli edifici, nel corso del loro intero ciclo di vita, generano una quota significativa delle emissioni globali di CO2”. Stefano Corbella, Sustainability Manager di COIMA, racconta ad Alessia Bardi come la sua azienda sta affrontando la sfida della transizione energetica, unendo innovazione, visione del futuro delle città e un approccio sostenibile al mondo immobiliare.
“Da anni COIMA si occupa di sviluppo immobiliare e riqualificazione urbana. Il nostro obiettivo è trasformare immobili non performanti in strutture all’avanguardia, capaci di rispondere alle richieste di efficienza energetica e riduzione delle emissioni”. continua Corbella. “Spesso operiamo su grandi aree dismesse, come ex scali ferroviari o siti industriali, che vengono trasformate in spazi urbani vitali. Uno degli esempi di questo processo è il quartiere di Porta Nuova a Milano, un progetto con il quale abbiamo trasformato un’ex area industriale e degradata in un nuovo punto di riferimento della città, molto frequentato dai cittadini e modello in termini di sostenibilità e innovazione.”
Un termine chiave è quello della “rigenerazione urbana” che significa in primo luogo, , volontà di investire sui territori e sul loro futuro: “questo esempio mostra come un progetto di riqualificazione non debba porsi unicamente l’obiettivo di migliorare gli immobili esistenti, ma deve soprattutto generare un impatto positivo per le comunità circostanti”, approfondisce Corbella, “restituendo alla collettività spazi moderni, accoglienti e pensati per i cittadini. Le città che riescono a integrare questo approccio traggono vantaggi economici, sociali e ambientali”.
Ma come immagina COIMA le città del futuro? Corbella non ha dubbi: “La neutralità climatica delle nostre città è per noi l’obiettivo fondamentale. Per raggiungerla, dobbiamo combinare le richieste del mercato con normative sempre più stringenti. Dal punto di vista delle abitazioni, oggi le persone chiedono edifici efficienti, connessi, con bassi consumi e costi di gestione ridotti. Dal punto di vista del sistema Paese, come già approfondito in altre interviste, è necessario migliorare la sicurezza energetica italiana, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Per questo, lavoriamo su strategie che includono la riqualificazione degli impianti, l’uso di energie rinnovabili e materiali innovativi”. Sotto questo aspetto, Corbella offre due esempi: “Dal punto di vista dell’integrazione delle energie rinnovabili, credo che nel campo del Real Estate il geotermico possa rappresentare una soluzione efficace per garantire riscaldamento senza emissioni. Noi stessi lo stiamo integrando in molti progetti nella città di Milano. Dal punto di vista dei materiali, invece, basti pensare al Villaggio Olimpico che stiamo edificando in Porta Romana, dove abbiamo integrato il legno nelle facciate per ridurre l’impatto ambientale”.
Uno dei temi più importanti, a fronte della crescente richiesta di edifici sostenibili, è assicurare la sostenibilità per l’intero ciclo di vita di un progetto. “Un impegno che va in due direzioni”, sottolinea Corbella, che precisa che “essere sostenibili significa da una parte risparmiare, consumare meno e meglio e, dall’altra, dotarsi di strumenti per valutare l’effetto di scelte costruttive e progettuali intervenendo sulla riduzione delle emissioni operative dell’edificio finale e su quelle derivanti dalla sua costruzione. Per esempio, installando pannelli fotovoltaici integrati nelle facciate, come nel progetto ‘Gioia 22’, e scegliendo materiali a basso impatto per le nuove costruzioni. Inoltre, le certificazioni come quella ‘LEED e WELL’ offrono una base riconosciuta per comunicare i progressi agli stakeholder”.
Una sfida nella quale il settore dei cavi è chiamato a svolgere un compito cruciale. “Dal nostro punto di vista, è importante che aziende come Prysmian continuino a lavorare sulla strada che stanno tracciando: abbiamo bisogno di partner tecnologici che ci supportino con soluzioni innovative per l’elettrificazione e il trasporto di energia e Prysmian può giocare un ruolo chiave nello sviluppo di infrastrutture che rendano le città più sostenibili e resilienti”.
L’impegno verso la sostenibilità non deve limitarsi dunque a migliorare gli edifici: è un approccio globale che guarda al futuro delle città come ecosistemi integrati e inclusivi. “Siamo convinti che investire oggi in sostenibilità significhi creare valore per il domani”, conclude Corbella.
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